Ci siamo. Dopo 12 anni dalla Legge contro il fumo dell’ex Ministro Sirchia, finalmente l’estate 2015 ha visto l’approvazione di una proposta di legge che intende tutelare dai danni causati dal fumo passivo anche i bambini non ancora nati.

Grazie alla volontà del Ministro della Salute, la neo mamma Beatrice Lorenzin, è infatti in arrivo un decreto legislativo che recepisce la direttiva sul Tabacco dell’Unione Europea e che riprende una serie di normative importanti come il divieto di fumo in macchina, in presenza di bambini o di donne in gravidanza, il via libera alla pubblicità choc sulle confezioni delle sigarette tradizionale e lo stop alla vendita dei pacchetti da dieci.

Il decreto, inoltre, è già accompagnato da una campagna di comunicazione dal titolo: “Ma che sei scemo?”. Uno spot ironico nel quale l’attore Nino Frassica, rimprovera due ragazzini, uno dei quali è intento ad accendere una sigaretta.  

Si tratta di un passaggio molto importante che vuole non solo tutelare i bambini, quelli nati e quelli che dovranno nascere, ma anche le donne in gravidanza. Come spiegano, infatti, anche i ricercatori della Lega Italiana Antifumo – in un articolo pubblicato sul sito www.liaf-onlus.org – i danni da fumo per i bambini e per la gravidanza sono reali ed importanti. 

Diversi studi hanno confermato che, fin dal concepimento, le sostanze nocive legate al fumo di sigarette tradizionale influenzano negativamente la regolare ovulazione nelle donne e la produzione di spermatozoi negli uomini. 

In gravidanza – affermano i ricercatori – le sostanze nocive come la nicotina, il monossido di carbonio, le particelle cancerogene e irritanti agiscono negativamente sulla circolazione sanguigna, generando una cattiva ossigenazione della mamma e del feto in via di sviluppo”. 

Dopo anni di esperienza con migliaia di bambini, anche io ho dovuto purtroppo constatare che i bambini esposti a fumo passivo possono presentare problemi respiratori, come raffreddori, asma, disturbi alle orecchie, tosse, bronchite e respiro sibilante oltre che una predisposizione maggiore al pianto. Spesso, inoltre, le mamme che fumano possono avere maggiori probabilità di partorire prematuramente e di far nascere bambini sottopeso. 

“Tuteliamo i nostri bambini e diamo loro il diritto di crescere in salute”

Insomma, la battaglia europea per combattere il fumo, tutelando anche i minori, merita un dovuto apprezzamento. Siamo ancora lontani dalla condivisione di Politiche antifumo che riescano davvero ad eliminare questa enorme piaga sociale ma l’intento delle istituzioni pubbliche è comunque positivo e il divieto di fumo in macchina sembra essere un passo in avanti verso l’obiettivo da raggiungere. Speriamo possa portare le future mamme ad una più attenta e sincera riflessione per smettere di fumare.  #No smoking, be happy# – recitano i tweet in rete.