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Obesità infantile: fattori di rischio e possibili complicazioni

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Oggi affrontiamo un problema condiviso dal molti bambini e affrontato spesso con superficialità dalla comunità scientifica e dai Governi di gran parte del mondo. Si tratta dell’obesità infantile, una patologia che colpisce più di 1 bambino su 3 in Italia e che può provocare effetti negativi (che possono essere più o meno gravi) non solo sulle condizioni di vita di chi ne soffre, ma anche su quella dei suoi familiari.

Già dalla lontana America, dove spopola tra i bambini il cosiddetto junk food, meglio noto come cibo Unknownspazzatura, l’allarme obesità infantile è ormai una vera piaga sociale e si moltiplicano le campagne di prevenzione da parte degli Stati. In Italia, il tema è affrontato sicuramente in maniera più stringente rispetto agli altri Paesi ma rimane comunque ancora molto da fare, soprattutto per quanto riguarda la prevenzione e la diffusione di stili di vita più sani.

Intervenire sull’obesità, già in età pediatrica, è molto importante perché da adulti si ha più difficoltà a perdere peso visto che è possibile ridurre le dimensioni delle cellule ma non il loro numero.

I principali fattori di rischio che possono portare all’obesità sono:

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  • una eccessiva/cattiva alimentazione,
  • una ridotta attività fisica
  • fattori di tipo genetico/familiare
  • alterazioni ormonali quali ipotiroidismo o disfunzioni surrenali

 

 

Le complicazioni possono essere ad esempio tra questeDiapositiva7

  • Psico-sociali: meno autostima, disordini alimentari e depressione;
  • Cardiovascolari: ipertensione, infiammazione cronica;
  • Endocrine: diabete, pubertà precoce;
  • Muscolo-scheletriche: fratture, piede piatto, etc.;
  • Renali: glomerulosclerosi;
  • Gastrointestinali: calcolosi biliare;
  • Polmonari: apnea del sonno, broncospasmo.

 

 

 

Per prevenire l’obesità infantile basterebbe ottenere un giusto equilibrio tra alimentazione, attività fisica e stile di vita sano

Diapositiva8Educare i bambini a seguire una corretta dieta alimentare è importante per promuovere una crescita armonica e uno sviluppo corretto del bambino ed è utile a prevenire il sovrappeso e a ridurre il rischio di sviluppare in età adulta malattie cronico-degenerative (come malattie cardiovascolari, diabete, ipertensione etc).

Ecco di seguito alcuni consigli utili per una sana alimentazione:

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Infine, visto che l’allarme degli oncologi circa i rischi legati all’assunzione di carne rossa ha suscitato interesse mondiale nelle ultime ore, ci teniamo a riportare una parte dell’articolo firmato dalla giornalista Vera Martinelli e apparso ieri sul Corriere della Sera:

Gli stessi esperti dell’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) dell’Oms che hanno inserito le carni rosse e lavorate fra le sostanze che possono causare il cancro negli uomini, però, invitano alla moderazione : «La carne rossa contiene anche proteine e micronutrienti importanti (come la vitamina B, il ferro e lo zinco) – sottolineano nella loro pubblicazione sulla rivista scientifica Lancet Oncology-. Inoltre il contenuto di grassi dipende dalla specie dell’animale, dall’età, dal sesso, da come è stato allevato e nutrito. E, infine, dal taglio della carne. Inoltre, anche per quanto riguarda la cottura, è bene fare delle differenze e ricordare che l’essicazione o l’affumicamento di tutti i cibi (dunque carne inclusa) possono portare alla formazione di agenti chimici a loro volta cancerogeni. Fritture, barbecue, grigliate sono generalmente più pericolosi per le sostanze che si possono sprigionare rispetto ad altri metodi di preparazione». 

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