Quanto è importante l’empatia per i vostri bambini e perchè gli consentirà di essere più felici? In questo articolo di oggi proverò a spiegarvi la definizione di empatia e a darvi consigli su come farla sviluppare meglio ai vostri piccoli.
EMPATIA: è la capacità di essere in grado di mettersi nei panni degli altri e capire le emozioni e i sentimenti dell’altra persona
A definire per la prima volta l’empatia in una forma nuova è stato nel 2000 il professore americano Martin Hoffman che con il suo libro Empatia e sviluppo morale – pubblicato negli Usa nel 2000 e in Italia nel 2008 – ha trascritto la summa del suo pensiero e delle sue riflessioni sull’argomento. Secondo Hoffman, l’empatia è la risposta affettiva più appropriata alla situazione di un’altra persona che alla propria.
E’ un concetto molto particolare quello espresso dal docente americano perché per la prima volta al centro dell’attenzione non l’atteggiamento del bambino singolo ma la sua risposta alle emozioni di chi gli sta vicino.
Di certo con la teoria di Hoffman si è aperto uno scenario nuovo anche per ciò riguarda la pediatria. Egli, non solo afferma che l’empatia si manifesta fin dai primi giorni di vita del bambino, ma arriva anche ad estendere la definizione di empatia ad una serie di reazioni affettive che sono coerenti con il sentimento provato dall’altro individuo, ovvero colui che è destinatario dell’emozione empatica.
L’empatia può essere per lui: affettiva, cognitiva e motivazionale.
In tutte le sue forme, consente ai bambini di trasmettere un emozione ai propri genitori e questo peraltro aiuta il loro percorso di apprendimento sociale e cognitivo. Si sviluppa di pari passo con la capacità di differenziare sé stessi dagli altri e, così, da quello che è un semplice contagio emotivo l’empatia migliora la propensione a comprendere “gli stati emotivi altrui e ad assumere il ruolo dell’altro”.
Il ruolo del genitore è, ancora una volta, fondamentale. Gli scambi emozionali tra genitori e figli sono indispensabili per creare le basi dell’empatia che può essere però anche negativa.
Ai genitori, infatti, è chiesto di saper riconoscere le emozioni negative dei propri figli (come la rabbia, la tristezza, l’angoscia, etc.) e di saper trasmettere un messaggio positivo di accettazione. E’ importante far capire che non è necessario adeguarsi alla volontà altrui negando la propria o nascondendo le emozioni nei rapporti con gli altri. Accettare le emozioni dei propri figli, rassicurandoli ed accompagnandoli è importante per renderli consapevoli e pronti ad affrontare le situazioni ed i fatti esterni al proprio mondo.
Il mio consiglio a tutti i genitori è quello di favorire, fin da piccoli, i momenti di incontro e condivisione con gli altri perché è importante che i vostri bambini sviluppino fin da piccoli le proprie abilità prosociali. Sorridete ai vostri bambini e accogliete i loro sorrisi! Assicurate loro amore e gioia ricevendo le loro emozioni positive ed accettando con comprensione quelle negative. Questo è il modo migliore per insegnare al vostro bambino ad essere felice. Non temete, in qualche modo lui farà lo stesso con voi.