Caltagirone 27/01/2016 – “La prevenzione dell’abuso di alcol negli adolescenti” è questo il titolo dell’incontro formativo che si è tenuto stamane nel Liceo Scientifico “Ettore Majorana” di Caltagirone per parlare dei danni causati dall’uso ed abuso di bevande alcoliche tra gli adolescenti.

Circa duecento gli studenti che hanno partecipato all’incontro insieme ad insegnanti ed operatori scolastici. Una mezza giornata di dibattito aperto volto a sensibilizzare i ragazzi delle seconde e terze classi del liceo su uno degli argomenti più importanti dell’attività di prevenzione.

“Come già sappiamo, l’eccessivo consumo di alcol ha effetti dannosi su molti organi e tessuti dell’organismo e, mentre negli adulti l’uso di alcol è tollerato solo fino ad un certo limite, negli adolescenti tale limite non esiste. L’uso di alcol è totalmente vietato perché fino all’età di 21 anni  nel corpo umano non sono ancora presenti gli enzimi destinati alla metabolilzzazione dell’alcol e ciò non consente di scomporre l’etanolo, la sostanza nociva presente nelle bevande alcoliche, in una sostanza più tollerabile. Ecco perché per bere ci vuole cervello!” – ha detto il dott. Antonello Sinatra.

L’incontro ha avuto come oggetto la spiegazione e l’analisi dei danni causati dall’alcol su tre diversi aspetti della vita di tutti i giorni: salute, rapporti sociali e rispetto della legalità.

Insieme al dott. Sinatra, infatti, ad aprire il dibattito è stato il medico pediatra di FIMP – Federazione Italiana Medici Pediatri, dott. Ugo Ciulla che ha ben analizzato quali sono gli effetti sul sistema cerebrale e i danni che l’uso di alcol può causare al futuro dei ragazzi.

Ma l’alcol, quella sostanza che i media spesso presentano come un elemento utile alla socializzazione, in realtà: “nasconde effetti negativi anche nei rapporti sociali e nella costruzione di quel processo evolutivo che consente ai ragazzi di entrare a far parte della loro sfera sociale di appartenenza” – così hanno spiegato le due psicologhe intervenute all’incontro, la dott.ssa Maria Platania e la dott.ssa Manuela Gambera.

Infine, l’intervento conclusivo è stato affidato al comandante della Polizia Stradale di Caltagirone, dott. Emilio Ruggieri che ha fornito ai ragazzi elementi utili per conoscere quali sono i limiti previsti dal codice della strada e quali gli effetti che l’abuso di alcol può causare sulla loro vita. Solo nel 2015 gli incidenti mortali causati dalla guida in stato di ebbrezza sono stati tantissimi, troppi. E a morire sulle strade, purtroppo, sono spesso giovani tra i 18 ed i 30 anni. Una piaga che – come ha affermato Ruggieri: “Va affrontata con emergenza ed efficacia, con attività di sensibilizzazione nelle scuole ma soprattutto mostrando ai ragazzi i danni tangibili causati dall’uso di alcol e droghe”.

Per moderare l’incontro è intervenuta la dott.ssa Valeria Nicolosi, esperta di comunicazione, giornalista e blogger.

Un pensiero su “Caltagirone: “Per bere alcol ci vuole cervello!”

I commenti sono chiusi.