L’argomento di cui parliamo oggi non è molto trattato ed è per questo che voglio evidenziarne le implicazioni e sottolinearne i rimedi.

Voi o i vostri figli, avete mai avuto la sensazione di bruciore, arrossamento, sensazione di corpo estraneo, tendenza a sbattere ripetutamente le palpebre?

Ebbene, si potrebbe trattare di congiuntivite da inquinamento, uno stato infiammatorio dai sintomi simili a quelli di un’allergia stagionale che colpisce soprattutto i bambini.

Perché? Perché, a causa della loro altezza, sono i più esposti alle polveri sottili che si depositano a terra. Conosciute con le sigle PM, che sta per particulate matter (particolato), queste particelle sono di diverso tipo. Alcune sono grandi o dense abbastanza da poter essere viste come polvere o fumo. Altre sono così piccole che possono essere individuate solo con un microscopio elettronico. Insomma, per le loro dimensioni e peso molecolare possono riuscire a penetrare facilmente nel nostro organismo. Qui possono intaccare tutte le mucose, non solo quella nasale e boccale, ma anche la mucosa di rivestimento dell’occhio, ovvero la congiuntiva.

In un ambiente sensibilmente inquinato, l’occhio tende a seccarsi. Questo avviene perché le polveri assorbono i liquidi che costituiscono il film lacrimale, un importante elemento di protezione. Se il film lacrimale è particolarmente secco, l’occhio ha meno ossigeno (ipossia). Di conseguenza produce citochine infiammatorie che portano all’infiammazione cronica, responsabile di una serie di fastidi, dalla sensazione di corpo estraneo all’ammiccamento fino all’arrossamento (iperemia).

Ai primi segnali di fastidio avvertiti dal bambino consigliati con il tuo pediatra e prenota una visita da un oculista. Se trascurata, infatti, la congiuntivite urbana può portare a complicanze. La più nota è la sindrome da occhio secco (o dry eye) pediatrico.

QUALI SONO I RIMEDI?  

La soluzione non è certo quella di chiudere i bambini in casa, dove peraltro non sarebbero al riparo dal rischio di secchezza oculare …

Piuttosto ecco qualche semplice accorgimento: un accurato risciacquo con acqua calda a fine giornata per rimuovere i residui di polveri sottili e pulire lo sbocco delle ghiandole che producono il film protettivo.

È anche possibile instillare regolarmente, più volte al giorno, lacrime artificiali in modo da riuscire a umidificare, pulire e ossigenare gli occhi. È però da evitare l’utilizzo indiscriminato del primo collirio che capita sotto mano!!

Mentre in casa è possibile attuare semplici regole: umidificare le stanze quando è acceso il riscaldamento; aerare gli ambienti interni ogni giorno; evitare l’accumularsi di polvere; tenere i bambini ad almeno due metri di distanza dalla tv e 60 centimetri dagli schermi di smartphone, pc e tablet; limitare a un’ora al giorno l’esposizione agli schermi di dispositivi elettronici.