In questa fase 2 di cui tanto si parla, i bambini sono i grandi assenti e questo non mi piace!
La sicurezza viene al primo posto e su questo dovremmo essere d’accordo tutti, però mi aspetto presto delle azioni mirate nei confronti delle famiglie italiane e in particolare delle madri che in questi giorni sto ascoltando e nelle quali provo ad immedesimarmi. Le madri a casa contemporaneamente seguono la didattica online dei propri figli, cucinano, fanno fare i compiti, lavorano in smart working, rispondono a mail e telefonate. Giocano con i figli, leggono favole e per chi ha la fortuna di avere figli che dormono un pochino nel pomeriggio, si affrettano in quel tempo a fare anche l’impossibile! Le donne, le madri, che di solito sono la forza lavoro più flessibile, più ricattabile, meno pagata e più facilmente licenziabile, adesso ho la sensazione che si conti su di loro per la gestione dei figli a casa senza tener conto delle loro difficoltà quotidiane e senza dar loro orizzonti certi.
Non fraintendetemi, tenere le scuole chiuse e non avere, per ora, la possibilità di avere una baby sitter a casa o usufruire delle ludoteche è una cosa giusta, sicura, perché non bisogna abbassare la guardia, ma non vedo un progetto per i nostri bimbi e le famiglie. Che impatto avrà questo isolamento sul loro sviluppo, cosa succederà quando si troveranno improvvisamente di nuovo in una classe piena di coetanei?
Spero che presto riuscirò a darmi e a darvi una risposta.