Se ne sta parlando molto e allora ho deciso di fare chiarezza sull’argomento.
Apprendiamo che a Bergamo, una delle province più colpite d’Italia dal Coronavirus, le diagnosi di sindromi di Kawasaki sono aumentate di trenta volte negli ultimi 2 mesi.
Gli specialisti dell’ospedale Papa Giovanni XXIII sono stati i primi a riflettere sulla concomitanza delle due malattie. “Nei bambini il decorso del Covid è generalmente meno grave, ma alcuni di loro possono sviluppare in concomitanza la malattia di Kawasaki” –affermano per spiegare l’incremento delle vasculiti tra i piccoli pazienti contagiati dal Coronavirus.
Ma che cos’è la malattia di Kawasaki? Si tratta di un’infiammazione dei vasi sanguigni di piccolo e medio calibro, che colpisce soprattutto i bambini al di sotto dei 5 anni. Le sue cause sono al momento sconosciute. Una delle ipotesi è che a provocarla sia una reazione immunitaria eccessiva a un’infezione.
Se la malattia di Kawasaki sia causa o effetto del Covid-19, è però ancora da accertare.
Ma la bella notizia c’è: normalmente i pazienti rispondono bene alla terapia che si avvale della somministrazione di immunoglobuline e aspirina, che agisce da antinfiammatorio e antiaggregante. In forme più severe, come quelle che compaiono nei pazienti positivi al Coronavirus, può essere necessario somministrare una terapia a base di cortisone o con farmaci che supportano la pressione sanguigna. In ogni caso, con il trattamento appropriato e somministrato tempestivamente, guariscono tutti i bambini!