Mi fate diverse domande, così ho deciso di dare tutte le risposte in un unico articolo sull’argomento “Mare/spiaggia” anche perché il Presidente Musumeci ha appena emanato l’ordinanza secondo la quale la stagione balneare potrà avere inizio a partire dal 6 giugno.

Innanzitutto mi preme fugare definitivamente ogni dubbio sulla presunta trasmissibilità del virus in acqua. Ebbene, sì al bagno in mare, non c’è contagio in acqua! Anche se un contagiato dovesse fare il bagno poi il virus si disperderebbe. Nel mare tutto si diluisce. Naturalmente meglio non nuotarci faccia a faccia, ma l’acqua di mare non è un veicolo di infezione.

Quindi, come dice la nota canzone “tutti al mare…” ma… NO ad azioni anarchiche come se si fingesse che il Coronavirus non esista più. Sbagliatissimo!

Se al mare andiamo con i bimbi bisogna far sì che siano educati ai nuovi comportamenti, almeno finché l’epidemiologia ce lo impone. Se si è in grado di fare attività nel rispetto delle regole (meglio se sport individuali o al massimo in due come racchettoni sul bagnasciuga, nuoto, surf, windsurf, kitesurf) perché no, anzi va fatto, serve ai bambini quanto a noi.

Dunque ecco le principali regole comportamentali da adottare questa estate in spiaggia. La parola d’ordine resta sempre distanza di sicurezza. Le linee guida del Dpcm del 17 maggio stabiliscono le distanze minime da mantenere in spiaggia, sia tra gli ombrelloni e i lettini negli stabilimenti balneari, che tra le persone. Ogni ombrellone dovrà avere a disposizione una superficie di almeno 10 metri quadrati. Sia che le file degli ombrelloni vengano organizzate in modo orizzontale che a rombo.

Tra le attrezzature della spiaggia, come sdraio e lettini, almeno 2 metri di distanza quando non sono posizionate nel posto ombrellone.

Resta poi la distanza di sicurezza tra le persone di almeno 1 metro (2 se si pratica attività sportiva), da rispettare sempre, anche sul bagnasciuga, ad esempio durante una passeggiata, sulla spiaggia e quando si farà il bagno in mare. Si potrà stare più vicini solo se parte di uno stesso nucleo familiare o se conviventi. Regole analoghe anche sulle spiagge libere.

È consentita, inoltre, la possibilità di affittarsi per periodi stagionali le cabine anche con più persone non appartenenti allo stesso nucleo familiare, purché sia garantito il rispetto delle norme di igiene necessarie alla sanificazione dei locali chiusi e con l’ingresso di non più di una persona alla volta, ad eccezione di congiunti, minori e persone non autosufficienti.

Un piccolo consiglio, se decidete di andare in un lido, prenotate il vostro posto. La prenotazione non è obbligatoria, ma il decreto dispone chiaramente di privilegiare gli accessi a chi ha riservato in anticipo.

All’ingresso verrà misurata la temperatura corporea di tutti i clienti. Se questa è superiore a 37,5°C non si potrà entrare. Gli spazi dello stabilimento balneare dovranno essere organizzati in modo da garantire l’accesso ordinato, possibilmente separando i percorsi di ingresso da quelli di uscita. Gel e prodotti igienizzanti saranno disponibili per i clienti in diversi punti degli impianti.

Il personale alla cassa sarà separato da barriere fisiche di sicurezza, schermi in plexiglass e simili. Altrimenti dovrà indossare la mascherina.

E a proposito di mascherina non sarà obbligatoria per i bagnanti, fintanto che è possibile mantenere la distanza di sicurezza.

Per quanto riguarda “il resto”, ovvero adeguata protezione contro i raggi solari nonché giusto apporto di vitamine e sali minerali, sono e saranno sempre regole fondamentali tanto quanto quelle anti-coronavirus, sia per grandi che piccini.