Ah, il gelato…forse non c’è una persona sulla faccia della terra a cui non piaccia! Una di quelle invenzioni culinarie davvero speciali, soprattutto in estate! La bella stagione, da sempre sinonimo di svago e spensieratezza specie per i bambini è il momento prediletto nel quale se ne fa incetta. A colazione con la sicilianissima specialità granita e brioche; dopo pranzo per finire il pasto con una cosa dolce; nel pomeriggio in occasione di una passeggiata con mamma e papa; la sera approfittando di reunion con amici. Insomma, è sempre tempo di gelato in estate! Ma occhio a non abusarne! Ci tenevo a fornire, soprattutto ai genitori dei bambini sotto i 5 anni, delle nozioni fondamentali di sana e corretta alimentazione, per evitare eventi spiacevoli durante le vacanze, e per far sì che al rientro a settembre non ci si trovi con una nuova, sbagliata abitudine nonchè considerevole aumento di peso.

Il consiglio è semplice: non bisogna dare il gelato tutti i giorni perchè, dal punto di vista nutrizionale, rappresenta un vero e proprio pasto e in realtà non andrebbe consumato più di 2-3 volte a settimana.

Se invece hai un neonato sai qual è il momento migliore per far assaggiare il primo gelato?

Come sai, nei primi sei mesi di vita di un bambino, la migliore alimentazione possibile è l’allattamento esclusivo al seno. Dai sei mesi in poi, è bene cominciare gradualmente lo svezzamento. Durante questo periodo, è consigliabile non “viziare” il gusto del bambino con l’introduzione di cibi ricchi di zuccheri, perché le basi di una sana alimentazione devono essere impostate da subito. Ciò premesso, il momento migliore per far assaggiare il gelato ad un bambino è dopo l’anno di vita. Quindi, a 12 mesi, possiamo dare il primo gelato. Ovviamente vogliamo scegliere in piena sicurezza, con particolare attenzione all’igiene e agli ingredienti.

L’ideale è scegliere un gelato a base di yogurt o fior di latte, possibilmente privo di coloranti. Anche un gelato alla frutta può andare bene, facendo però attenzione alla quantità di zuccheri che viene così somministrata al bambino.

Approfitto poi, per dare altri suggerimenti fondamentali di sana nutrizione in riferimento alle alte temperature estive: far bere ai nostri piccoli tanta acqua rappresenta la prima regola per evitare l’insorgenza di disidratazione e colpi di calore, soprattutto nei bambini più piccoli che sono maggiormente a rischio quando ci si trova in zone calde, ancor di più se con clima umido. Se il bambino non gradisce l’acqua, a partire dai 3 anni si può somministrare del the preparato in casa.

“Predico” sempre che i bambini vanno abituati fin dai primi anni di vita a consumare quotidianamente frutta fresca di stagione, che è ricca di minerali, vitamine, acqua e fibre. La frutta non andrebbe mai sostituita con i succhi di frutta, soprattutto se confezionati.

A pranzo, quando si è in spiaggia, bisogna preferire piatti unici e leggeri, che possano sostenere il bambino nelle attività quotidiane di gioco senza appesantirlo eccessivamente. Una buona opzione sono le insalate di riso, o anche i panini, conditi con verdure fresche, olio a crudo, prosciutto o mozzarella. Le fonti proteiche migliori sono ovviamente il pesce ed i legumi, per garantire un apporto adeguato di grassi omega-3 e vitamine. Sì anche a latticini e uova (ricchi di calcio e vitamina D). Limitare, invece, l’assunzione di carne rossa, preferendo le carni bianche, meno grasse e più digeribili.

Da evitare sono le bevande zuccherate che tendono a saziare eccessivamente il bambino, riducendo l’introito di alimenti più completi dal punto di vista nutrizionale. Inoltre, l’utilizzo abituale di bevande troppo ricche di zuccheri semplici aumenta notevolmente il rischio di obesità. Sono sconsigliati i piatti eccessivamente ricchi di grassi o troppo elaborati, come paste al forno e pizze ripiene, in quanto richiedono tempi di digestione prolungati.

Le fritture vanno evitate, soprattutto nei bambini sotto i 3 anni di età.