Ad un anno esatto dalla cena di beneficenza alla quale hanno partecipato centinaia di sostenitori del progetto, mercoledì 30 Novembre in via Brescia, 11 si sono aperte le porte della Casa di Emilia e Cristina, la nuova struttura del territorio etneo che accoglie bambini in situazione di disagio socio familiare e che è dedicata all’esempio coraggioso di mamma Emilia e all’amorevole ricordo di mamma Cristina.

Alla presenza di numerosi rappresentanti delle istituzioni e delle forze dell’ordine, il noto pediatra paternese, dott. Antonello Sinatra, e l’esperta in ambito pedagogico, la dott.ssa Cinzia Rizzo, hanno presieduto la cerimonia di inaugurazione della nuova comunità alloggio paternese.

Oltre al sindaco della città, Mauro Mangano, e all’assessore ai Servizi Sociale, Salvatore Galatà, erano presenti anche il Sostituto Procuratore del Tribunale dei Minori di Catania, Valeria Perri ed il presidente dell’Osservatorio nazionale sul diritto di famiglia della sezione di Catania, Angela Chimento. Ed ancora, il Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Paternò, Angelo Accardo; il Capitano Compagnia Guardia di Finanza Paternò, Francesca Conte; il Commissario di Polizia di Stato di Adrano, Giancarlo Consoli ed il Comandante della Polizia Municipale di Paternò, Antonio La Spina.

“E’ un sogno che diventa realtà e che parte da lontano – ha detto il dottore Sinatra -. Nel ricordo di mio padre, nel segno tangibile dell’affetto per mia madre, per tutto l’amore che ho per la mia famiglia e soprattutto nell’esempio della strada già tracciata ormai più di 30 anni fa come pediatra di questa comunità, l’apertura della Casa è un desiderio che si realizza concretamente per aiutare gli altri. Seguiremo i bambini che arriveranno in Casa accompagnandoli nel loro percorso di crescita con lo stesso spirito amorevole e confortevole che proprie lei, Emilia, mia madre a cui è anche dedicato il nome della Casa – e che proprio stamane ha tagliato il nastro azzurro – ha saputo donare negli anni. Vogliamo regalare una possibilità in più a chi non l’ha avuta, un futuro a chi purtroppo lo ha perso strada facendo”.

All’interno della Casa, uno staff di personale specializzato sarà in grado di offrire cure e assistenza professionale e affettiva. Un ruolo importante sarà quello del Comitato Direttivo, composto anche dai pediatri della FIMP – Federazione Italiana Medici Pediatri di Catania, che verificherà l’attività dell’organizzazione e si occuperà di integrare ed implementare la rete dei servizi con le varie associazioni e istituzioni coinvolte.

“La Casa di Emilia e Cristina (quest’ultima scomparsa pochi mesi fa ma che ha saputo coniugare in vita il grande amore per la sua famiglia con la passione per la sua città) accoglierà bambini da 4 a 10 anni, favorendo il loro percorso di integrazione sociale e di crescita – ha spiegato la dott.ssa Rizzo, coordinatrice di area pedagogica -. La collaborazione con i Comuni della regione e con il Tribunale per Minori è determinante perché saranno proprio le istituzioni a seguire e controllare tutto l’iter di affidamento dei piccoli . Abbiamo realizzato una struttura pensata per seguire un progetto pedagogico personalizzato e rispondente ai bisogni espressi dai singoli ospiti. L’arredamento e l’architettura della Casa seguono un percorso progettuale incentrato sull’accoglienza e sulla serenità. L’intenzione – ha concluso la Rizzo – è quella di garantire cure, assistenza, accoglienza e sicurezza e di fornire al contempo serenità, fiducia e amore”.

  

Un pensiero su “Paternò ha la sua prima Casa per bambini in situazioni di disagio

I commenti sono chiusi.