Riparte “Un Pediatra in Famiglia”, la rubrica del dott. Antonello Sinatra in onda su Video Star (canale 193 del digitale terrestre) dedicata a mamme e bambine e condotta dal giornalista Anthony Distefano.

antonello 1La prima puntata andrà in onda Giovedì 26 Gennaio alle ore 22.25 ed in replica Venerdì alle ore 15:25, Sabato alle ore 11:05, Domenica alle 20:10 e Martedì alle 20:25.

Per i prossimi quattro mesi e nel corso delle dieci puntate previste dal format ormai noto in tutto territorio, il pediatra paternese, in collaborazione con numerosi medici della provincia di Catania, affronterà le tematiche più importanti per la crescita sana dei bambini e parlerà di salute e assistenza pediatrica.

 

Di seguito vi riproponiamo l’intervista completa realizzata ai microfoni della redazione di Video Star.

  • Dott. Sinatra perché nasce Un Pediatra in Famiglia? E quali sono gli argomenti più importanti che ha affrontato in questi anni?

“Ho seguito intere generazioni di adolescenti in questi 25 anni di nozze con la pediatria e mi rendo conto che – antonello 2nonostante l’innovazione ed il tempo che passa – le domande, le curiosità e i dubbi delle mamme sono sempre le stesse di due decenni fa. L’ansia del primo mese da genitore, la paura dell’alimentazione, del sonno, del pianto, del respiro rappresentano le angosce continue ma “giuste” delle neo mamme. Se prima però le stesse venivano in studio per chiedere informazioni, oggi sono solite cercare risposte sui social network o su internet, Un Pediatra in Famiglia nasce proprio da questa esigenza di risposte che spesso ho riscontrato tra i miei pazienti. Offriamo ogni anno un servizio diretto ed efficace, non solo per le mamme dei miei pazienti ma per tutto il pubblico che ormai ci segue sempre con affetto”.

  • Nella seconda edizione di Un Pediatra in Famiglia abbiamo visto la collaborazione di molti dei medici ospedalieri della Provincia e dei suoi colleghi di FIMP. Come deve evolversi oggi il mondo della pediatria secondo Lei?

“Si, abbiamo coinvolto tanti colleghi della medicina ospedaliera. L’obiettivo non era solo quello di far parlare i medici di argomenti chiaramente importanti per la cura dei più piccoli ma anche e soprattutto avvicinare un mondo strutturato come quello degli ospedali ad un pubblico più vasto.

La collaborazione con FIMP – Federazione Italiana Medici Pediatri di Catania che ormai mi vede impegnato da anni nel direttivo è oggi sempre più importante. Stiamo seguendo diversi progetti di promozione della salute nelle scuole e non solo. Da quello per la tutela dei bambini dalla rete, insieme alla Polizia Postale di Catania, al progetto per la promozione della salute dell’ambiente. E ancora i convegni, gli eventi e l’assistenza in rete dei più piccoli, I primi 1.000 giorni di vita del bambino e le forme di assistenza fornite, con l’analisi delle possibile complicazioni, l’alimentazione del lattante, le allergie alimentare e di alimenti biologici con particolare attenzione alle dermatiti e ai problemi di tipo cutaneo che si possono riscontrare nei primi mesi di vita del neonato. Proprio grazie alla collaborazione di FIMP, peraltro, in queste settimane siamo riusciti finalmente ad inaugurare la prima casa di accoglienza per bambini abbandonati nata nel comprensorio etneo. LA CASA DI EMILIA E CRISTINA.

Per il futuro della Pediatria, insieme a FIMP, sono portavoce di una proposta per l’innalzamento dell’età pediatrica che ha già visto l’approvazione anche di diversi esperti del Ministero della Salute. Dalla mia analisi emerge il profilo di un adolescente sempre più esposto a comportamenti a rischio e stili di vita dannosi per la sua salute e che percepisce la problematicità di individuare nella rete assistenziale primaria un interlocutore privilegiato per i temi inerenti la sua salute fisica e psicologica. Il pediatra continua ad essere per molti di loro, ben oltre il limite dei 14 anni, il medico di cui si fidano e a cui si affidano. Tuttavia la normativa vigente non consente al pediatra di libera scelta di seguire l’adolescente sino ai 18 anni e l’Italia è in netta controtendenza con molte nazioni europee che già prevedono l’estensione delle cure pediatriche sino ai 18 anni. Non potevo rimanere sordo ed è cosi che abbiamo depositato un disegno di legge al Senato che prevede l’innalzamento fino al diciottesimo anno di età delle cure pediatriche finalizzato a garantire una corretta continuità assistenziale in adolescenza”.

  • Nella terza stagione il format è un po’ cambiato. Vi siete concentrati sui giovani, sulle idee innovative e anche sulla presenza delle mamme in studio. Come mai?

DSC_0057-300x200“Si, è stata l’edizione della condivisione e della conoscenza. Abbiamo cercato di allargare la visuale e di dare consigli su più punti di vista e su più aspetti dell’età pediatrica. Ci sono stati i ragazzi di Behaviour Labs che con il loro robot umanoide potranno aiutare i bambini affetti da autismo ad affrontare meglio la malattia, i ricercatori del Policlinico Universitario di Catania che ogni giorno lavorano per trovare cure alternative alle malattie fumo correlate e per far smettere di fumare milioni di genitori, i pediatri di Fimp e la Polizia Postale di Catania che sono riusciti a mettere in atto un progetto che potrà aiutare a combattere la pedofilia su internet. E ci sono stanti ancora, i tanti colleghi medici specialisti che sono intervenuti in più puntate affrontando argomenti sempre diversi: la ginecologa Elisa Caruso, la dermatologa Lia Musumeci, la psicologa Sara Distefano, il nutrizionista Massimo Caruso, l’esperto di antifumo Pasquale Caponnetto ed il collega pediatra Giuseppe Mazzola”.

  • Anche i progetti in corso sono tanti e nei prossimi mesi pare ci sia un calendario ricco di appuntamenti.

“Assolutamente Si. Già da qualche mese siamo in giro per le scuole del comprensorio per promuovere buone pratiche di comportamento e stili di vita sani. Abbiamo seguito il progetto di prevenzione all’alcol in tante scuole, con noi la Polizia stradale di Caltagirone e quella di Catania.  Abbiamo mostrato ai ragazzi quali sono i reali rischi che si possono correre quando ci si mette alla guida dopo aver bevuto. Continua inoltre Nati per Leggere, il progetto che ha l’obiettivo di sensibilizzare i genitori a praticare l’esperienza della lettura insieme e per i propri figli, informandoli sui benefici che la lettura apporta allo sviluppo psicomotorio, cognitivo e relazionale del bambino. Poi c’è ancora AGAPE il progetto che parla della vita sessuale degli adolescenti, considerata non solo come tappa importante della propria crescita personale e sociale ma, soprattutto, quale momento critico per la tutela e la salvaguardia della propria salute: malattie sessualmente trasmissibili e gravidanze indesiderate sono solo alcune delle tematiche affrontate dall’equipe che collabora al nostro progetto.

15966148_1153669838064844_5462783378752837806_nE infine proprio in questi giorni ho accolto l’invito del dentista paternese, il dott. Francesco Ciancitto di aderire al programma educativo nazionale promosso da Colgate per insegnare ai bambini delle scuole elementari e medie l’importanza di una corretta igiene orale quotidiana”. 

 

 

 

 

Per consegnare ai nostri figli un mondo migliore dobbiamo lavorare adesso per costruirlo insieme rispondendo alle loro esigenze e insegnando loro buone pratiche di comportamento”