Si è tenuto questa mattina presso il Liceo scientifico “Enrico Fermi” di Paternò il secondo incontro del ciclo di conferenze dedicato alla prevenzione dell’abuso di alcol tra gli adolescenti. Dopo l’evento che ci ha visti coinvolti a Caltagirone lo scorso gennaio, oggi abbiamo incontrato gli studenti paternesi per discutere sui rischi che si corrono quando si fa utilizzo di sostanze alcoliche in età adolescenziale. Grazie anche alla collaborazione di una delle insegnanti dell’istituto, la prof.ssa Tania Guarino, abbiamo cercato di fornire ai ragazzi due punti di osservazione e valutazione diversi, uno legato ai rischi per la salute ed il benessere fisico e sociale e l’altro legato al rispetto della legalità.
A parlarne insieme a me, i giornalisti Anthony Distefano e Valeria Nicolosi, la psicologa Maria Platania e il comandante della Polizia stradale di Caltagirone, Emilio Ruggieri.
E proprio quest’ultimo, con un intervento entusiasmante e coinvolgente, ha mostrato ai ragazzi quali sono i reali rischi che si possono correre quando ci si mette alla guida dopo aver bevuto. “Sono centinaia infatti gli incidenti che ogni giorno si registrano nelle città italiane – ha spiegato Ruggieri – e molti di questi sono purtroppo legati all’abuso di alcol o all’utilizzo di sostanze stupefacenti. Informare i ragazzi è innanzitutto nostro dovere ma è sopratutto il passo più importante per una corretta prevenzione. L’educazione stradale dovrebbe essere materia da insegnare nelle scuole fin dai primi anni della loro adolescenza – ha aggiunto Ruggieri – perché nei nostri incontri formativi ciò che riscontriamo spesso è la mancanza di informazione su questi temi, la poca conoscenza dei limiti e dei rischi della strada ed in generale una poca attenzione alle conseguenze alle quali si va incontro. Formare questi ragazzi – ha concluso il comandante – è il primo passo per garantire loro un futuro più sicuro”.
Quello che abbiamo spiegato ai ragazzi oggi è che “Per bere alcol ci vuole cervello” perché fino all’età di 21 anni il sistema cerebrale dei minori non è ancora pronto per assimilare le sostanze contenute nelle bevande alcoliche ed è per questo che bere alcol nel periodo adolescenziale può causare seri danni alla salute. Se a questo poi aggiungiamo gli incidenti, i decessi stradali e le numerose conseguenze sociali in ambito familiare, scolastico e lavorativo, connesse peraltro anche ai fenomeni della criminalità, della violenza e dell’emarginazione sociale, allora il quadro è completo.
Si tratta di una piaga che è dovere nostro combattere con i metodi giusti e nei luoghi appropriati.