“Quando nasce un bambino, nasce anche una mamma“ – non è uno slogan pubblicitario ma un concetto importante che racconta bene come alla nascita fisica di un lattante coincide sempre la nascita di una mamma, anche quando lei stessa alcune volte ne è inconsapevole.
Essere mamma, però, è un’arte che non si acquisisce alla nascita ma che si impara con il tempo. I pediatri distinguono, generalmente, tre fasi che scandiscono la creazione della mamma:
- La prima è certamente quella che segna i mesi di gravidanza duranti i quali la donna e l’uomo cominciano a definire e formare la propria identità di genitori. Mamma e papà passano ad una consapevolezza diversa, più complessa, meno individuale e più concentrata sulla cura e l’attenzione dell’altro.
- La seconda fase, quella più difficile ma anche la più emozionante, è proprio quella del parto, momento magico che segna la nascita della mamma e del suo bambino.
- La terza fase è quella successiva alla gravidanza, i primi mesi di vita del lattante durante i quali la madre inizia a definire la propria capacità. Impara dal suo bambino, prendendosi cura di lui con l’affetto materno che la contraddistingue.
Questa terza ed ultima fase è contraddistinta, spesso, dalla presenza di dubbi, da una costante fragilità e dal bisogno imminente di trovare risposte chiare e complete sul modo migliore di crescere i propri bambini. Ed è in questa fase che la figura del pediatra comincia ad assumere la sua importanza primaria.
Sapete qual è l’ansia più grande di una mamma per il suo neonato? Il gesto che più spesso lei stessa compie durante la giornata? Accertarsi che il suo bambino respiri ancora.
Si! Ed è qui, in questo meraviglioso gesto, che l’amore infinito di una madre comincia ad assumere la sua forma perfetta. Le prime preoccupazioni che riguardano il respiro, il peso, l’altezza, il latte, i movimenti, i pianti e – soprattutto – il sonno del lattante tengono alta l’attenzione di una madre e le consentono di trovare quelle risposte di cui ha bisogno per arrivare alla piena maturità di essere madre.
Di seguito, come ormai facciamo spesso, vi fornisco alcuni consigli utili per rispondere ad uno dei dubbi più frequenti delle mamme, come far dormire bene il proprio bambino:
- Fatelo dormire sempre a pancia in sù perché in questo modo respira meglio e potete evitare i rigurgiti;
- Preferite i materassi rigidi e non utilizzate il cuscino. Fissate bene le coperte al fondo del letto, con le lenzuola tese e usate corretamente il lettino, magari mettendo le braccia del bambino fuori dalle coperte;
- Togliete gli oggetti soffici, come i peluches, dal letto;
- Non fate dormire il bambino nel letto con i voi o con i suoi fratelli perché potreste fargli male e soprattutto perché fin da piccolo il lattante deve imparare a vivere il proprio spazio, abituandosi alla propria identità. E’ consigliato per i primi mesi che il letto o la culla del bambino sia posizionato all’interno della stanza dei genitori;
- Non copritelo troppo quando dorme e se possibile la temperatura della stanza non deve superare i 20 gradi.
- Non abbiate paura. Se il bambino ha la febbre alta non copritelo troppo, anzi, potrebbe proprio aver bisogno di essere coperto di meno per regolare lo scambio di termoregolazione;
- Non fumate né in gravidanza né dopo la nascita e non permettete a nessuno di fumare vicino al bambino perchè il fumo passivo può danneggiare la sua crescita;
- Se volete potete usare il succhiotto durante la notte ma non forzartelo se non vuole. Noi consigliamo di inserirlo comunque dopo il primo mese perché aiuta l’allettamento e di toglierlo entro il primo anno per non abusare;
- Secondo i pediatri è controindicato utilizzare prodotti per il monitoraggio del sonno del bambino durante la notte perché indurrebbero i genitori ad uno stato di disattenzione. Il mio consiglio è sempre la massima attenzione.
- Infine ma non meno importante, è fondamentale ricordare che, se puoi, il latte materno è il miglior alimento che tu possa dare al tuo bambino, perché oltre ai benefici nutrizionali lo aiuta a dormire più serenamente.
Per maggiori informazioni puoi anche rivedere lo speciale televisivo dedicato all’argomento: “E’ nata una mamma”