Cari genitori, ormai ci siamo, la scuola sta per aprire davvero!

Pensiamo tutti ad un aumento dei contagi. Le congetture e le opinioni al riguardo sono tante.

Non voglio entrare nel merito, piuttosto vorrei lanciare un monito, un invito accorato: dirigenti scolastici, insegnanti, genitori, cooperare insieme sarà fondamentale!  Se le poche, chiare regole venissero rispettate davvero, il rischio di contagi sarebbe minimo.

Mandiamo i nostri figli a scuola in condizione di benessere, non devono avere sintomi di nessun genere: raffreddore, tosse, diarrea, febbre. Non è detto che tutti questi segnali siano dovuti al virus ma nell’incertezza sarà meglio tenerli a casa per maggiore tranquillità.

Una semplice alterazione di qualche grado rispetto al normale non è febbre, in ogni caso se si capisce che il bambino ha un malessere insolito sarebbe bene fargli fare un minimo di convalescenza.

La tachipirina va data anche nei bambini solo oltre i 38.5 e non c’è ragione di comportarsi diversamente solo perché c’è timore del Covid.

Non ci facciamo prendere dal panico e dall’ansia! Raccomando ai genitori massima serenità e tranquillità.  Anche se il bimbo dovesse prendere il virus ha il 99% delle possibilità di non ammalarsi in modo grave.

Per gli alunni sopra i 6 anni la mascherina è necessaria solo quando si spostano e non quando sono seduti in banchi opportunamente distanziati.

E poi…sottolineiamo un lato positivo in tutta questa storia: le misure di prevenzione dovute al Covid-19 hanno il vantaggio di funzionare anche come barriera contro altri virus e batteri che circolano nella stagione fredda. Mascherina, distanziamento e igiene delle mani limiteranno la diffusione delle infezioni respiratorie. I bambini in generale staranno meglio! Lo abbiamo visto nel periodo del lockdown.

E se in classe c’è un bambino positivo al Covid, è necessario non assumere iniziative individuali, non ricorrere al fai da te. Occorrerà lasciarsi guidare dal medico scolastico competente che sarà il referente dell’istituto. Il sistema sanitario ha un’organizzazione già collaudata. Quando in una classe c’è un caso di tubercolosi o di meningite la Asl rintraccia prontamente i contatti e informa sulle precauzioni da adottare. Così sarà anche per Sars-CoV-2.

Il consiglio è fidarsi e non prestare attenzione a quanto circola nelle chat.

Fonte: orizzonte scuola